martedì 30 dicembre 2008

Cin Cin in due!


Si chiude un anno e che anno!!!

Che a tratti sembrano solo momenti, altri invece paiono anni.
Sicuramente un anno di cambiamenti sofferti più o meno, ma che comunque non ci hanno risparmiati nemmeno una volta.
Alle volte mi sembra di non avere fatto ancora niente in confronto a tutte le cose che potremmo fare insieme, amore...
mentre altre invece mi sembra di correre troppo veloce e di perdere qualcosa dietro che però non so spiegare.
Alcune volte mi chiedo come mai, noi che abbiamo fatto tanti viaggi prima di conoscerci, non organizziamo il "nostro di viaggio" con tante foto, diari di bordo e ricordi divertenti da condividere insieme sul posto e raccontare agli amici poi, al nostro ritorno.

Chi lo sa forse vuol dire proprio questo crescere, il complicato è forse farlo insieme, di coppia.
Si cambia da soli e si cambia di coppia... che casino alle volte.
Poco tempo fa una persona mi ha detto che quando si vive insieme si cambia, ma è necessario conservare qualcosa di noi che ci appartiene, altrimenti si corre il rischio di non riconoscersi più e confondersi solo.
Scommetto che anche adesso ti starai dicendo "Ma quanto pensa! Quant'è complicata!!"
E magari hai ragione eheh! Porta pazienza che anch'io un giorno (forse) troverò il mio equilibrio (ma forse anche no).

Nel frattempo vale anche per noi l'augurio zen:

"Buttiamo via i vestiti che non ci piacciono più, compriamone di nuovi e teniamo quelli che invece ci vanno ancora bene..."

Perché mi piace la vita che abbiamo scelto insieme e sono orgogliosa di tutto quello che abbiamo fatto e come: ridendo, parlando, discutendo (non troppo se no ti stanchi...hihi) e mi sono anche resa conto che adesso forse è necessario fare un passo successivo, quello di darci nuove mete, creare nuovi stimoli, non diventare una coppia che vive insieme e basta (che tra l'altro non lo siamo mai stati) mantenere quell'originalità che ci ha sempre distinto dagli altri, perché dobbiamo continuare a credere nella nostra unicità di coppia.
Per noi è ancora presto parlare di routine ed i piccoli sforzi vanno sempre fatti... insieme.

Affinché il nostro buon vino resti sempre della migliore qualità!!!
Tanti auguri a Noi!!

tua Medea

lunedì 29 dicembre 2008

Leggero









"Non è detto che uno decida cosa diventare,
è più probabile che uno diventi quel che non ha mai deciso"

(Paola Mastrocola " e se covano i lupi")

mercoledì 24 dicembre 2008

Auguri di neve


Il fumo dagli occhi passò nelle sue mani
... e da lì soffiò.
Un soffio sincero di quelli che se ne vedono pochi
soffiò dall'alto al basso, 
proprio in cima al monte pandolce dove si era arrampicato.
E dal soffio comparvero mille granelli minuscoli e colorati.
Infinito pulviscolo dolce 
che in un attimo sbucò dal nulla e nel nulla prese il suo spazio.
E fu come un avo pellerossa,  che scelse di diffondere il suo messaggio.



sabato 20 dicembre 2008

Sospensione temporale















C
onfusione,
gente che va gente che viene
devo concentrarmi solo su quello che sto facendo,
guardare solo quello che mi serve.
Selezionare l'area visiva restringendo il campo oculare al minimo.
Come quando l'occhio aperto si socchiude di fronte a un'ondata improvvisa di luce.
Camminare adagio, molto adagio
rallentare tutti quei movimenti che spontaneamente accellerebbero il loro corso.
Controllare il battito.
Far sì che non imploda in petto, cullarlo sussurrandogli che non è vero che sta male,
dirsi come all'interno di una scura caverna che non è buio fuori.
Vietato pensare a quello che si prova o ti risucchierà totalmente
porre invece l'attenzione a ciò che di più banale si verifica fuori da te.

Se fosse un colore sarebbe il grigio
se fosse un oggetto sarebbe un gomitolo
se fosse un espressione sarebbe un viso colpevole
se fosse una voce sarebbe un urlo interrotto
se fosse un indumento sarebbe un poncho della pioggia
se fosse un disegno sarebbe astratto e colorato
se fosse una canzone sarebbe ad alto volume
se fosse uno spazio sarebbe un ascensore
se fosse un tempo sarebbe sospeso
se fosse un'idea sarebbe un viaggio.

Fioretto di Natale



Ho deciso che si può prendere soprattuto il bello di ogni esperienza, qualsiasi ti capiti a tiro.
Ho pensato che in fondo non val la pena spaccarsi la testa per un futuro che tanto andrà come prestabilito da qualcun altro, questo un po' lo faccio per delegare ed avere una responsabilità minore, un po' perché in fondo ci credo davvero.
Assisi ancora insegna.
Adesso sono qua ed è qui che impegnerò le mie ore ed i miei obiettivi futuri a breve o lungo termine, qui che investirò le mie ore lavorative e le mie profonde o superficiali amicizie Milano e dintorni... sempre qui che imparerò qualcosa di nuovo.
Se uno è troppo piegato su se stesso non vedrà mai ciò che ha intorno, deve alzare lo sguardo per vedere bene la strada ed indossare le scarpe giuste per camminare.
Bella frasetta da bacio perugina, brava !... Sinceramente la cancellerei per una questione di dignità, ma poi anche no... mica solo gli altri devono essere ottimisti, ecchecavolo!



giovedì 18 dicembre 2008

Coma etilico di sapienza


Penso che non sia facile, conoscere i propri limiti
ma ancora più difficile penso sia accettarli e dopo forse, allora si supereranno.
L'unica strategia probabilmente è non alimentarli nel loro crescere o non ti daranno mai pace.
Personalmente sono quasi stanca, ma poi non è che abbia molte alternative.
I pensieri vanno fermati, selezionati, filtrati...
maledetto controllo che mi dicono che non devo avere ma che poi devo adoperare lo stesso perché mi serve per tutelare me, salvaguardare noi, non far prevalere la loro invadenza, crescere, lavorare, essere donna, non ricordare, non perdonare.
"Si perdona veramente tutto eh?"
"ma io non ho mai odiato nessuno e loro non sono dei mostri questo sia ben chiaro, per tutti"

Devo accettare i miei limiti o le mie caratteristiche? e poi chi decide che sono limiti e chi dice il contrario...?

Va bene, come chi vorrebbe fare il cantante e ci prova e riprova e non si accorge che è stonato o che ha una voce assolutamente banale.. anch'io.
Anch'io volevo essere quella che non sentiva la mancanza di nessuno, quella che avrebbe mandato solo tante belle cartoline... che sarebbe tornata bellissima e ricca di tutti i suoi viaggi e... cazzo se la sento la mancanza !
Ho sempre detestato piangere ma è forse l'unica cosa che so fare veramente bene e farla durare a lungo, fanculo io ho bisogno di piangere!
Ho sempre detestato mio padre e odiato chi mi diceva che ero uguale a lui... me ne sbatto ci somiglio davvero e allora? guardatevi il vostro di padre e da chi avete preso voi, poi ne riparliamo.
Paura della paura, è forse il sentimento che mi ha spinto fino qua... devo rinnegarlo proprio ora?

Bravi solo a bere sapienza e vomitare parole.




martedì 16 dicembre 2008

Panchine...


"Penso che bisogna scegliere cosa fare nella vita" disse il lupo burbero: "o si va o si sta, o bici o panchina".
Così il riccio inforcò la bici, felice di pedalare dietro al lupo, e un po' infelice di lasciare la sua panchina amata.
Prima di partire, le accarezzò a lungo le verdi listarelle di legno e le sussurrò di non preoccuparsi, che sarebbe tornato molto presto.
E dentro di sè, in gran segreto, pensò che spesso nella vita sarebbe bello non scegliere affatto.

(tratto da " E se covano i lupi" Paola Mastrocola)

martedì 9 dicembre 2008

miraggi



Ostacolo all'orizzonte o è solo la coda della cometa?